Caso Zelensky a Sanremo 2023, ma quanta politica al Festival. Fischi, uova, appelli (con Gorbaciov sul palco e Salvini in platea)- Corriere.it

Caso Zelensky a Sanremo 2023, ma quanta politica al Festival. Fischi, uova, appelli (con Gorbaciov sul palco e Salvini in platea)- Corriere.it

Caso Zelensky a Sanremo 2023, ma quanta politica al Festival. Fischi, uova, appelli (con Gorbaciov sul palco e Salvini in platea)- Corriere.it

Author: Edoardo Lusena
Data : 2023-01-26 11:18:07
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO


di Edoardo Lusena

Le esibizioni, sempre discusse, di Roberto Benigni. Gli appelli ai vari governi per le emergenze. Ma anche i «superospiti» che hanno fatto la storia. La politica ha da sempre un posto d’onore al Festival di Sanremo

Dai comici fischiati per un’imitazione «troppo politica» alle uova promesse contro la satira e poi puntualmente tirate (ma allo schermo della tv). Dai leader sul palco ai leader in platea. Insomma, non è la prima volta che la politica irrompe a Sanremo, con buona pace del coro di no che si è levato contro l’intervento al 73° Festival del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Da nomi che hanno fatto la storia mondiale come il leader della Perestroika Mikhail Gorbaciov a siparietti che, più modestamente, hanno fatto la storia di un evento tv che vive anche – e soprattutto – di polemiche.

1980 – Benigni e il «Wojtylaccio» finito in Parlamento

Gli anni Ottanta non hanno neanche fatto in tempo a cominciare che già l’Ariston «brucia». Il 30° Festival (gestione Claudio Cecchetto) ha sul palco un giovane e «indemoniato» Roberto Benigni. A un comico del suo calibro non può bastare un lunghissimo bacio alla francese sul palco e in diretta con l’attrice Olimpia Carlisi. Così finirà in Parlamento – con interrogazioni e discussioni – per aver apostrofato rispettivamente il Papa Giovanni Paolo II e il presidente del Consiglio, Francesco Cossiga con le «storpiature» Wojtylaccio e Kossigaccio.

1984 – La protesta dei metalmeccanici dell’Italsider

La crisi dei grandi insediamenti industriali, come tutta l’attualità ha fatto puntualmente in 74 anni di storia del Festival, sale sul palco. Nel 1984 lo fa nelle vesti di alcuni metalmeccanici dell’Italsider di Genova: mentre i loro colleghi protestano in picchetto fuori dal teatro Ariston le tute blu rivendicano in Eurovisione al fianco di Pippo Baudo la loro battaglia contro la chiusura dello stabilimento nel capoluogo ligure.

1995 – Il tentato suicida del disoccupato

La tragedia del lavoro tornerà altre volte a Sanremo: nel ‘95 indimenticabile il salvataggio dello stesso Baudo di un uomo che minacciava il suicidio dalla balaustra della galleria perché disoccupato. Un momento da record di ascolti ( e proprio per questo, secondo qualcuno, parte di un «fake» orchestrato dal Pippo nazionale).

1999 – La storia sul palco: Gorbaciov e signora da Fazio

Amanti dell’Italia, della canzone, ma soprattutto testimoni viventi della più grande svolta del Novecento. Il sì di Mikhail Gorbaciov e della moglie Raissa a Fabio Fazio nel 1999 — per parlare di geopolitica nel tempio della canzone leggera — lanciano il concetto del superospite di Sanremo nella stratosfera. Altro che Madonna e i Take That…

2000 – Jovanotti: «Cancella il debito»

È uno dei Jovanotti più politici quello che va ospite alla seconda serata di Sanremo. Rappa – al fianco percussionista sudamericano Carlinos Brown – e chiede ai governi di «cancellare il debito» dei Paesi del Terzo mondo. Non resterà lettera morta, almeno la richiesta di dialogo: qualche giorno dopo il premier Massimo D’Alema riceverà Lorenzo Cherubini col cantante degli U2, Bono Vox.

2002 – Ferrara e le uova a Benigni (dal salotto)

Torna Baudo e – dopo 19 anni – torna Benigni all’Ariston. Apriti cielo. Il governo Berlusconi II è nel suo pieno vigore e il premier è uno dei «core business» dell’attività comica di Benigni. Il direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara si scaglia contro l’ospite annunciato per la serata finale promettendo: «Saremo in platea e gli lanceremo le uova». Manterrrà parzialmente la parola dopo un tam tam di giorni: il lancio avverrà ai danni della tv che trasmette il monologo del comico.

2014 – Grillo: comizio fuori dall’Ariston, spettatore dentro

Nel mirino ha l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, uno che da sempre – e lo dimostrerà di nuovo una volta lasciato il governo – ha il pallino della tv. Il ideatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, si presenta a Sanremo. Tiene un comizio fuori dall’Ariston e poi entra a teatro, tra gli applausi, col biglietto regolarmente acquistato. Si siede in diciassettesima fila e si gode la serata. L’incursione che ha allarmato per giorni le forze dell’ordine e la security Rai è tutta qui.

2016 – La volata alla legge Cirinnà

Se a maggio 2016 la prima vera legge italiana sulle coppie di fatto diventa realtà forse un po’ lo si deve anche a loro. Gli artisti che – anche con un semplice nastro arcobaleno al microfono – hanno lanciato un messaggio pro Cirinnà dal palco più importante d’Italia. Da Enrico Ruggeri a Noemi ad Arisa sono in tanti a portare un pezzettino di diritti civili alla seconda edizione condotta da Carlo Conti.

2018 – Salvini (onorevole fidanzato) in platea

È il first gentleman e non gli dispiace. Matteo Salvini, all’epoca leader della Lega all’opposizione di un governo di centrosinistra, è all’Ariston come compagno di uno dei volti di punta della rete ammiraglia Rai. La fidanzata Elisa Isoardi (si lasceranno qualche mese più tardi dopo 4 anni insieme), infatti, è protagonista dell’aspra staffetta con Antonella Clerici alla conduzione de La prova del cuoco.

26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 12:17)

Previous Terremoto di magnitudo 4.1 oggi a Cesenatico. Diverse scosse in Emilia Romagna

Leave Your Comment